lunedì 9 gennaio 2012

Godere del Cambiamento. estratto (non autorizzato) da D.Pinchbeck, "Godere del Cambiamento", Wired, dicembre 2011.

(...) Altrove ho avuto modo di raccontare i miei inizi. Ero un giornalista scettico e cinico che scriveva per riviste come Rolling Stones e New York Times Magazine. Alle soglie dei trent'anni ho attraversato una profonda crisi spirituale: il mondo mi sembrava totalmente privo di senso. Ero convinto che, per quanto postessimo agitarci, lottare, gridare, l'unico approdo della vita fosse il vuoto assoluto.
In quell'abisso di disperazione mi sono tornati in mente i viaggi psichedelici fatti ai tempi dell'università e ho deciso di esplorarli in maniera professionale.
Mi sono fatto mandare per lavoro nella foresta amazzonica equadoriana, dove ho bevuto l'amara pozione ayahuasca con gli sciamani della tribù secoya.
Viaggiando negli inframondi della visione ho finito per convincermi che esista un vasto psico-cosmo, negato dalla società moderna per semplice paura. Ho vissuto una serie di esperienze psichiche paranormali non riconducibili ai modelli con cui la scienza e la nostra presuntuosa razionalità tentano di spiegare l'esistenza. Alla fine, sono stato costretto a prendere sul serio la visione del mondo di sciamani occultisti e mistici del mondo antico, arrendendomi al fatto che esistono dimensioni di realtà invisibili o ultrasensoriali cui si poteva accedere avventurandosi con coraggio alla ricerca della conoscenza.
Al tempo stesso scoprivo che in molte culture tradizionali e indigene esistono profezie riguardanti la nostra epoca, per esempio tra i Maya classici di Messico e Guatemala. Eccellenti astronomi e costruttori di piramidi, i Maya ritenevano che il 21 dicembre 2012 avrebbe segnato la fine di un lungo computo di 5.125 anni al termine del quale sarebbe avvenuto il ricongiungimentodel Primo Padre, il Sole, e della Madre Cosmica, il centro della Galassia. Precisamente alle ore 11:11 del meridiano di Greenwich. Questa comngiunziomne astrale, che si verifica una volta ogni 26.000 anni, sarebbe per loro coincisa con la fine di un'Era mondiale e con l'inizio della successiva. UN'EPOCA DI DISTRUZIONE, PURIFICAZIONE, RINASCITA E CREAZIONE.
In una rubrica ideata per accompagnarvi attraverso l'anno 2012 mi sono allora riproposto  di esplorare i possibili percorsi per reinventare la società umana in quest'epoca di transizione, ridefinendo obiettivi e significati e ritrovando lo spirito di partecipazione. Dobbiamo tirarci fuori dalla devastazione che avanza impetuosa, capire in che modo abbiamo finito per cacciarci in un simile guaio e come sia possibile cambiare direzione. Come osserva Wangari Maathai, premio Nobel per la pace 2004 per avere creato un movimento che in Kenya ha fatto piantare 45 milioni di alberi, "il termine 'smania', tanto calzante quando si parla di come sfruttiamo il nostro ambiente, indica disperazione e debolezza spirituale. Descrive un desiderio che travalica il semplice bisogno di riempirsi lo stomaco o spegnere la sete." Per sopravvivere, la nostra specie deve abbandonare l'insaziabile smania consumistica e scegliere la via dell'autolimitazione e dell'autosufficienza.
Fortunatamente, la nostra cultura nasce da un intreccio di linguaggio, storie e memi, tutti elementi che possono mutare rapidamente. Oggi la maggior parte delle persone non si rende conto che media e scuola ci programmano in modo da renderci apatici e cinici, distratti e insensibili. Nei prossimi anni, con l'aggravarsi dell'emergenza planetaria, alcuni individui conosceranno un risveglio. O forse sarà un risveglio di massa.
La nuova narrazione che vi propongo è la seguente. L'umanità ha raggiunto la soglia di un salto evolutivo, un passaggio dalla fase fisica dell'evoluzione della specie a quella psichica, dalla competizione alla collaborazione, dall'ego individuale a quello collettivo. Vincendo la disperazione e l'apatia, e assumendoci in prima persona la responsabilità delle sorti del pianeta, ci libereremo del narcisismo e dell'alienzione, diventando attivisti planetari, espressioni ispirate della mente di Gaia.
E non ci volteremo mai più indietro.

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qui termina l'articolo di Pinchbeck.

Personalmente, ritengo una grande fortuna e un grande privilegio partecipare a questi Tempi.

Sono tempi di iniziazione, di tensione, di trasformazione alchemica.
Il potenziale di trasformazione è il massimo, il massimo immaginabile, il massimo concepibile, il massimo sopportabile.
E' un momento di risveglio e riorganizzazione. Tutto è possibile.
Anche morire se si pone resistenza al cambiamento e ci si lascia suggestionare dalla paura.
La specie umana sta attraversando una selezione naturale.
Chi vive con serenità, entusiasmo e coraggio, fiorisce e fiorirà, nutrito e riscaldato dalla Luce del Sole, della Galassia e delle altre Stelle.
Dischiuderà i propri petali colorati a una percezione più ampia della Vita, alla Bellezza, e alla percezione sottile di tutto ciò che ci circonda. La consapevolezza e il cuore si aprono, nei confronti di noi stessi e di tutte le Creature.
E' già evidente, a livello ecologico, economico, culturale o spirituale, come tutto è interconnesso. Non ci sono restrizioni di comunicazione, creatività e collaborazione, tra gli abitanti dell'intero globo terrestre. L'affinarsi dei nostri sensi e della nostra maturità di esseri umani ci renderà altrettanto evidente la nostra appartenenza a una comunità ben più ampia di esseri viventi, in uno spazio-tempo infinitamente dilatabile e percorribile...  

Personalmente, io festeggio.

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